DONATELLO. MARIA MATER GRATIAE, MATER MISERICORDIAE


In occasione del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco, l’Opera della Metropolitana di Siena, rettore Gian Franco Indrizzi, in collaborazione con l’Ufficio dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi, direttore don Andrea Bechi, a partire dall’8 dicembre 2015 (visitabile fino al 20 novembre 2016), hanno proposto un percorso espositivo – dal Museo dell’Opera alla ‘Cripta’ fino al Battistero – dedicato al tondo di Donatello raffigurante la Madonna col Bambino e quattro cherubini, detta ‘del Perdono’.image007

Si tratta del quarto e ultimo capolavoro che Donatello, uno dei massimi protagonisti del primo Rinascimento, ha lasciato della sua arte nel complesso del Duomo di Siena.L’opera fu concepita per una visione dal basso e, in origine, serviva da coronamento del prospetto architettonico che incorniciava l’accesso alla cappella della Madonna delle Grazie, situata nella terza campata della navata destra della Cattedrale. Tale antica collocazione è suggerita dall’evocativo allestimento realizzato nello spazio attiguo alla cosiddetta ‘Cripta’ ove si trova una ricostruzione della Cappella della Madonna delle Grazie con il calco in gesso dell’opera. La rielaborazione del prospetto si avvale di testimonianze figurative fra le quali una tela di Bernard van Rantwijck,presente ora in ‘mostra’, con la Veduta interna della Cattedrale prima dello smantellamento della Cappella.

Le importanti ricerche sulla cappella della Madonna delle Grazie, di cui restano, oltre al tondo donatelliano, vari rilievi di Urbano da Cortona in Cattedrale e nel Museo dell’Opera, sono state condotte da Monika Butzek, studiosa del Kunsthistorisches Institut Florenz – Max-Planck-Institut, impegnata da decenni nello studio dei documenti conservati nell’Archivio dell’Opera della Metropolitana. L’itinerario espositivo, che si avvale di pannelli esplicativi, si conclude nel Battistero di S. Giovanni ove, nell’abside, all’interno di una serie di oculi, si possono osservare le sette opere di Misericordia corporale, dipinte da Benvenuto di Giovanni. L’iconografia, studiata da Marilena Caciorgna dell’Università di Siena, si ispira al pensiero di San Bernardino da Siena e si lega alla tematica giubilare.

Dalla ‘porta della Misericordia’ i fedeli possono raggiungere la Cappella del Voto ove si conserva la Madonna delle Grazie, tavola tardo-duecentesca magnificamente inserita in un’elegante cornice in bronzo dorato ideata da Gian Lorenzo Bernini. La Madonna del Voto è oggetto di grande devozione per il popolo senese che da secoli rinnova un forte legame con Maria e denomina la propria città Senavetus civitas Virginis (Siena, l’antica città della Vergine).